Raccontando la storia del conte Andrea Sperelli, inteso a modellare la propria vita “come un’opera d’arte”, schizofrenicamente diviso tra la passione per Elena Muti e l’attrazione per Maria Ferrer, incline all’edonismo e alla dissolutezza coltivati con la pretesa ‒ o il pretesto ‒ di esprimere una sensibilità superiore a quella della grande maggioranza degli uomini, Gabriele d’Annunzio forgiò consapevolmente un nuovo mito letterario: un mito espressione di un modo di vivere e di una mentalità antiborghesi e antidemocratici, al cui successo non fu estranea l’incoraggiata identificazione del protagonista del romanzo con l’autore medesimo.
Tale mito, capace di incarnare ideali e stili del decadentismo, dalla vocazione simbolista alla ricerca del bello esteriore, dall’esaltazione della sensualità al narcisismo, si concretizza nella rappresentazione dello spettacolare crepuscolo dell’antica aristocrazia romana e dei suoi valori estetizzanti al cospetto della nuova borghesia rampante, del suo pragmatismo della sua attitudine commerciale.
Pubblicato nel 1889, Il piacere costituisce l’atto di nascita in Italia di una nuova corrente letteraria, estranea al naturalismo fino ad allora dominante.
Valenza didattica e attività
Preceduto da una presentazione dell’autore e della sua opera a cura di Guglielmina Morelli, il testo è corredato da note e schede didattiche che fungono da supporto alla comprensione e all’analisi del romanzo nelle sue componenti contenutistiche, linguistiche e narratologiche. Completa l’apparato una Carta d’identità del romanzo.
L' autore
Gabriele d’Annunzio (1863-1938) pescarese, fu uno dei personaggi che più incise sulla cultura di massa in Italia tra la fine del XIX e tutta la prima parte del XX secolo. Poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, ideologo di una forma di nazionalismo immaginifica ed estetizzante, nella seconda parte della sua esistenza divenne protagonista anche della vita politica italiana, con l’accesa campagna interventista allo scoppio della Prima guerra mondiale, l’occupazione della città istriana di Fiume nel 1919, la prossimità al fascismo negli anni successivi. Il piacere è uno degli esiti più significativi della sua produzione.
Età consigliata
14+
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